L’oro è da sempre considerato un metallo prezioso e profondamente simbolico. La sua capacità di restare incorrotto nel tempo lo ha reso non soltanto un sinonimo di nobiltà, ma anche un elemento centrale di rituali e cerimonie.
La sua incorruttibilità, vista come simbolo di immortalità, ha reso l’oro il metallo perfetto per ornare oggetti destinati a durare nel tempo, proprio come si spera che la memoria del defunto persista.
Numerose antiche civiltà hanno fatto ampio uso dell’oro nei loro riti funebri. In Egitto, ad esempio, elaborati manufatti d’oro erano sepolti insieme ai faraoni per accompagnare i defunti nel regno dell’oltretomba e proteggere l’anima, garantendone la buona sorte.
In altre culture, come quella romana, monete d’oro venivano poste sugli occhi del defunto affinché l’anima potesse pagare il traghettatore dell’oltretomba, assicurandosi un passaggio sicuro.
Anche nelle pratiche funebri moderne, l’oro continua a svolgere un ruolo significativo. I gioielli d’oro ereditati o creati per commemorare il defunto sono spesso indossati come segno di rispetto e ricordo. Le fedi nuziali d’oro, simbolo dell’eternità e dell’amore eterno, possono essere trasformate in anelli commemorativi.
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